Detta Spa | Cava & Betonaggio

Storia

Settant’anni circa e non sentirli. Le origini della DETTA S.p.a. affondano nel secondo dopoguerra, esattamente negli anni Cinquanta.

Si deve al fondatore Antonio Detta la nascita dell’azienda, cresciuta in maniera esponenziale nel corso del tempo, non senza grandi sacrifici. Capo cantoniere A.N.A.S., Antonio decise di affiancare al suo lavoro un’attività in proprio di movimento terra e fornitura inerti di fiume. L’allora Ditta individuale “Detta Antonio” si espanse da subito, ampliando il proprio ambito di intervento in altri settori, sempre vicini all’edilizia e arrivando a conseguire l’iscrizione all’ANC (l’Albo Nazionale dei Costruttori, soppresso nel 1999).

Grazie a questo riconoscimento, la ditta – tra gli anni ’60 e ’70 – divenne una piccola impresa idonea ad eseguire lavori pubblici: uno dei più rilevanti fu senz’altro la realizzazione dello svincolo autostradale dell’A3 Padula (SA). Ogni cammino che si rispetti è lastricato di difficoltà, ma solo chi ha sufficiente forza per resistere va avanti. Verso la fine degli anni Sessanta, l’azienda si trovò ad affrontare una pesante crisi economica, dovuta al progressivo fallimento di molte società appaltatrici.

Per invertire la rotta ci volle un cambio della guardia: un cambio forzato, dovuto ai problemi di salute che attanagliarono papà Antonio, e che però mise in luce le grandissime qualità organizzative del figlio più piccolo Ernesto, all’epoca dei fatti studente universitario di belle speranze. Detta junior riuscì in breve tempo ad apportare una serie di miglioramenti in tutti i settori, curando in modo ottimale soprattutto la parte amministrativa dell’attività.

L’azienda conobbe una seconda giovinezza e si riorganizzò negli anni ’70 e ’80 con la nuova denominazione di Detta Antonio & C. S.n.c.: Ernesto ricoprì il ruolo di amministratore unico, con gli altri fratelli come soci.

Nel 1975 arrivò la 1ª autorizzazione di Cava di Attività Estrattiva del territorio; con l’autorizzazione della cava in Arenabianca di Montesano S/M (SA) vide la luce anche il 1° impianto di frantumazione per la selezione degli inerti, da commercializzare in particolare nell’edilizia e nel settore delle opere pubbliche.

Solo tre anni dopo (siamo nel 1978) l’ambizioso Ernesto, dopo aver acquisito vari ettari di montagna nel Comune di Sala Consilina in località S. Angelo, arrivò ad ottenere una seconda autorizzazione di Cava di Attività Estrattiva anche nel suddetto comune.

Nuova unità di produzione fa rima con nuovo business: la DETTA iniziò ad investire nel campo dei calcestruzzi preconfezionati: furono realizzati una centrale di betonaggio e un impianto di frantumazione con lavaggio inerti.

La priorità data al rispetto dell’ambiente fu premiata con una serie di certificazioni, le più importanti delle quali furono la UNI EN ISO 14001 e la convalida/registrazione EMAS, riconoscimento di prim’ordine per quanto concerne i seguenti aspetti: “Coltivazione e Ripristino Ambientale di cava di materiali lapidei e produzione di inerti mediante processi di frantumazione e selezione; Recupero Rifiuti non pericolosi mediante processi di riduzione volumetrica e selezione; Raccolta e Trasporto di rifiuti speciali non pericolosi; Produzione di calcestruzzi pronti all’uso”.

Dalla fusione delle due unità produttive di Sala Consilina e Montesano S/M, ha tratto linfa vitale la nuovissima DETTA S.p.a.: una realtà che sa come coniugare al meglio tecnologia e innovazione da un lato col rispetto della sua storia e delle sue origini dall’altro. Un’impresa a carattere familiare che guarda al futuro senza paura, a testa alta, fronteggiando come pochissimi altri un momento particolarmente difficile, per l’economia e non solo.