Estrazione, Frantumazione e Selezionatura Inerti
Tramite l’utilizzo di efficaci macchine operatrici viene effettuata l’estrazione sul fronte di cava.
Vista la conformazione del giacimento, i metodi di coltivazione sono a gradone unico o multiplo.
Il processo di estrazione, frantumazione e produzione degli inerti avviene con gli stessi criteri adottati nell’unità produttiva di Montesano sulla Marcellana.
L’impianto di produzione inerti può essere diviso in due settori principali: un primo settore si occupa della frantumazione mentre il secondo lava e seleziona le varie pezzature.
Di seguito le principali fasi del procedimento:
- Dal fronte di cava viene prelevato l’inerte vergine, poi scaricato nella tramoggia d’alimentazione. Si effettua quindi una primissima frantumazione, mediante l’utilizzo di un frantoio primario a mascelle: la pezzatura si riduce da 1.000 a 150 millimetri.
- Il materiale viene deferrizzato da una piastra magnetica fissa e passa poi attraverso un granulatore, che riduce ulteriormente la pezzatura da 150 a 40 millimetri. Tramite un mulino le dimensioni dell’aggregato passano da 40 a 0 millimetri.
- Il materiale frantumato viene trasmesso, mediante un sistema di trasporto a nastri, ad una sfangatrice, che elimina impurità quali legna e plastica con un deciso lavaggio. Nella fase successiva vengono purificate le impurità terrose degli inerti e scartate le pezzature superiori ai 31,5 millimetri. Il materiale con pezzatura inferiore ai 30 millimetri viene invece selezionato da un vaglio piano, a tre piani, attraverso il quale si effettua un ulteriore lavaggio. L’inerte selezionato secondo le varie pezzature è stoccato in una serie di cumuli tramite nastri trasportatori.
- L’ultima fase riguarda il trattamento delle sabbie e dei finissimi. Dopo essere state vagliate, le sabbie vengono inviate, mediante nastri trasportatori, in un idrociclone, ovvero uno speciale filtro che recupera le parti finissime e fa defluire l’acqua torbida verso le varie vasche di decantazione, separando il fango dall’acqua tramite chiarificazione naturale.
- L’acqua separata dal fango viene reimmessa nel ciclo di lavorazione. Lo stesso accade per la pezzatura in esubero del materiale fino a 100 millimetri, che viene inviato ad un mulino e ridotto a sabbia dello spessore di 0-4 millimetri.
- Dal fronte di cava viene prelevato l’inerte vergine, poi scaricato nella tramoggia d’alimentazione. Si effettua quindi una primissima frantumazione, mediante l’utilizzo di un frantoio primario a mascelle: la pezzatura si riduce da 1.000 a 150 millimetri.